Wednesday, November 20, 2013

Facebook vola in borsa: e segna +35%

Ma insomma, che razza di modi. Ci siamo accaniti tutti quanti contro il povero Mark Zuckerberg che oggi, quando invece ci sarebbe da festeggiare, nessuno se lo fila di striscio. Già me lo immagino tutto mogio, chiuso nel suo ufficio di Palo Alto, mentre accarezza avvilito il manto peloso del fedele barboncino Beast. Un po’ come in queste ore, per altri motivi, starà toccando all’oramai nazionalpopolare Dudù.
Dopo le sonore legnate che per mesi la stampa in ogni angolo del pianeta gli ha riservato, pare quasi che nessuno si sia accorto che da qualche tempo il social network per eccellenza, al Nasdaq, ha invertito la tendenza.
Per chi non l’avesse seguita, la storia va raccontata dall’inizio. Il 18 maggio 2012, giorno dello sbarco in borsa, Facebook aveva piazzato le proprie azioni a 38 dollari. Neanche il tempo di godersi la gloria che subito sono cominciati i sudori freddi. Tre mesi e il valore era già dimezzato. A settembre dello scorso anno sfioravano i 17 dollari. Il 13 giugno 2013, su Bloomberg era comparso un articolo che aveva sparso non poco imbarazzo attorno al povero Mark. Gli investitori piuttosto inferociti. Per qualcuno l’offerta pubblica di acquisto era stata «un disastro». E giù altre bastonate, sangue e denti rotti.
E poi, invece, vedi il destino. Pochi giorni più tardi è accaduto il miracolo. Le azioni Facebook hanno cominciato a risalire. Dalla quotazione in borsa hanno guadagnato più di 13 dollari, pari a un aumento di oltre il 34%. Venerdì hanno chiuso gli scambi a Wall Street a 51,24 dollari. Ma una soddisfazione a Mark, almeno per una volta, gliela vogliamo dare?

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